Roberto Saviano, le Pussy Riot e Gioacchino Belli

Roberto Saviano sull’Espresso di questa settimana ha scritto:

A mettere a posto il ridicolo politically correct di Saviano
ci pensa Gioachino Belli che con questo sonetto


La madre de le Sante

Chi vvò cchiede la monna a Ccaterina,
pe ffasse intenne da la ggente dotta
je toccherebbe a ddí vvurva, vaccina, [1]
e ddà ggiú[2] co la cunna[3] e cco la potta

Ma nnoantri fijjacci de miggnotta
dìmo[4] scella,[5] patacca, passerina,
fessa, spacco, fissura, bbuscia, grotta,
fregna, fica, sciavatta, chitarrina,

sorca, vaschetta, fodero, frittella,
ciscia, sporta, perucca, varpelosa,
chiavica, gattarola, finestrella,

fischiarola, quer-fatto, quela-cosa,
urinale, fracoscio, ciumachella,
la-gabbia-der-pipino, e la-bbrodosa.

E ssi vvòi la scimosa,[6]
chi la chiama vergogna, e cchi nnatura,
chi cciufèca, tajjola, [7] e ssepportura.

            
Roma, 6 dicembre 1832

    Note
1. Vagina.
2. Dar giù, cioè: «seguitare».
3. Cunno.
4. Diciamo.
5. Cella.
6. Cimosa: lembo rozzo di drappi: sta per «giunta, un-di-più».
7. Tagliuola.

Se le parole non bastano

1866, L’origine del mondo di Gustave Courbet che sarà il delegato alla cultura della Comune di Parigi del 1871

Link
Pussy Riot, il femminismo punk e l’etica ultraortodossa del capitalismo russo

5 pensieri su “Roberto Saviano, le Pussy Riot e Gioacchino Belli

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